Novembre 9 2016

Trump Presidente degli Stati Uniti: la democrazia fa paura?

Trump

Trump Presidente degli Stati Uniti. La democrazia è anche questo.

Gli Stati Uniti sono una Repubblica presidenziale, gli americani, in un unico giorno, hanno espresso il loro voto. Hanno scelto tra due candidati: uno rappresentava il partito democratico, l’altro il partito repubblicano. Ha vinto Donald Trump. Punto. La democrazia è questo.

Svegliandomi presto stamattina, ancora un po’ intontita ho iniziato a leggere i vari commenti degli italiani sui social. Forse era meglio lasciar perdere. Dunque io capisco la voglia di far sapere al mondo intero cosa si pensa dell’elezione del Presidente degli Stati Uniti, posso comprendere (anche se con fatica) che oggi tutti vogliano dire che Trump è il Male quello con la emme maiuscola pur non avendo idea dei programmi dei due candidati.

Quello che però sfugge dalla mia limitata comprensione è perché un italiano dovrebbe criticare l’elezione di Trump.

La democrazia, detto in soldoni, è quel sistema che ti permette a te cittadino, consociato, appartenente alla comunità di scegliere chi deve rappresentarti, chi deve governare la cosa pubblica.

Noi, in Italia, una Repubblica parlamentare, siamo tristemente famosi per esprimere un voto e poi ritrovarci al governo tutte altre persone: i rimpasti, i partiti che si sono presentati alle elezioni che poi scompaiono, simboli che cambiano, individui che esprimono ideologie afferenti alla destra che poi si siedono in poltrone di sinistra e viceversa. Noi siamo quel paese dove i delinquenti si sono seduti in parlamento per anni. Fare i primi della classe, ecco non lo capisco.

Dobbiamo prepararci al voto del 4 dicembre, un voto importante, il cui rischio è che nel nostro paese venga ridotta drasticamente ogni forma di democrazia e stiamo lì a scrivere che Trump è il Male.

Gli Stati Uniti hanno un sistema elettorale valido, noi no.

I cittadini degli Stati Uniti, hanno scelto il loro Presidente.

Noi scegliamo i nostri parlamentari ci aspettiamo che il Presidente della Repubblica nomini il Presidente del Consiglio seguendo il risultato elettorale, seguendo le fasi delle consultazioni e pufff abbiamo un governo e un presidente del Consiglio dei Ministri che non sono il frutto di un risultato elettorale.
Noi non votiamo più.
Sulle ricadute di politica internazionale della presidenza Trump ne parleremo quando farà le sue scelte.

Ricordo infine che durante la presidenza Obama di ben 8 anni, sui temi di politica internazionale, per fare giusto qualche esempio, si sono fatti sfuggire di mano i ribelli in Siria, lo “Stato islamico” è diventato un’organizzazione grande e forte, in Libia proprio Hillary Clinton ha contribuito con la sua scellerata azione a rendere la Libia quello che non è.

 

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Pubblicato Novembre 9, 2016 da barbarafaccenda nella categoria "politica internazionale", "Stati Uniti

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Esperto politica internazionale

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